Eclissi dell'antichità - Fonti antiche
Il calendario giuliano
[Plinio il vecchio] - [C.Plinius Secundus]

In questo passo delle Storie Naturali, Plinio accenna alla genesi del calendario Giuliano e alla successiva correzione dell'errore che i sacerdoti avevano commesso intercalando un anno bisestile ogni tre anziché ogni quattro.

Plinio il Vecchio: Nat.His. Lib.XVIII
LatinoItaliano

210. RES ANCEPS PRIMVM OMNIVM A CAELO PETI LEGEM, DEINDE EAM ARGVMENTIS ESSE QVAERENDAM. SVPER OMNIA EST MVNDI CONVEXITATIS TERRARVMQVE GLOBI DIFFERENTIA(*), EODEM SIDERE ALIO TEMPORE ALIIS APERIENTE SE GENTIBVS, QVO FIT, VT CAVSA EIVS NON ISDEM DIEBVS VBIQVE VALEAT. ADDIDERE DIFFICVLTATEM ET AVCTORES DIVERSIS IN LOCIS OBSERVANDO, MOX ETIAM IN ISDEM DIVERSA PRODENDO(*).

211. TRES AVTEM FVERE SECTAE(*), CHALDAEA, AEGYPTIA, GRAECA. HIS ADDIDIT QVARTAM APVD NOS CAESAR DICTATOR ANNOS AD SOLIS CVRSVM REDIGENS SINGVLOS SOSIGENE PERITO SCIENTIAE EIVS ADHIBITO; ET EA IPSA RATIO POSTEA CONPERTO ERRORE CORRECTA EST ITA, VT DVODECIM ANNIS CONTINVIS NON INTERCALARETVR, QVIA COEPERAT AD SIDERA ANNVS MORARI, QVI PRIVS ANTECEDEBAT.

210 Una cosa dubbia prima di tutto richiede una legge e va pertanto investigata con ragionamenti. Sopra tutto è la differenza della convessità dell'universo e del globo terrestre, per cui la stessa stella appare in momenti diversi a genti diverse, così che accade che per questo motivo non sia visibile dovunque negli stessi giorni. Ad aumentare le difficoltà, anche osservatori da luoghi diversi, poco dopo anche negli stessi [luoghi] riferiscano cose diverse.

211. D'altra parte vi furono tre tipi [di calendario], caldeo, egizio, greco. A questi ne aggiunse un quarto presso di noi Cesare da dittatore, che regolò i singoli anni sul corso del Sole avvalendosi di Sosigene che era esperto in questa scienza; e quella stessa regola fu in seguito corretta avendovi scoperto un errore, sospendendo l'intercalazione per dodici anni di fila, poichè l'anno stava cominciando a ritardare rispetto alle stelle, che prima precedeva.


Fonti
X Il latino sectae, plurale di secta participio passato del verbo seco= sego, divido, letteralmente vuol dire divise; qui verosimilmente è da intendere come divisioni dell'anno in mesi, in sostanza tipi di calendario.
X Passaggio piuttosto oscuro. È possibile, anzi probabile, che Plinio si riferisca al "Cielo" di Aristotele (vedi Aristotele: la forma della Terra) laddove viene presentata come prova della sfericità della Terra la differenza di altezza delle stelle viste da latitudini diverse. Plinio non sembra aver compreso bene l'argomento aristotelico e lo riporta in modo piuttosto generico e confuso.
X Anche qui Plinio sembra riferirsi al "Cielo" di Aristotele (vedi Aristotele: la forma della Terra) laddove osserva che alcune costellazioni come l'Orsa maggiore sono sempre visibili in alcuni luoghi e non in altri, e che per questo le dimensioni della Terra devono essere piccole rispetto a quelle dell'universo. Anche qui Plinio non sembra aver compreso granché del testo di Aristotele.