Astronomia e Calendari
La cronologia degli astronomi
Le ere

EventoAstronomiStorici
Fondazione di Roma-752753 a.C.
Eclissi di Talete-584585 a.C.
Morte di Alessandro Magno-322323 a.C.
Battaglia di Pidna
ed eclissi di Luna
-167168 a.C.
Assassinio di Cesare-4344 a.C.
...-23 a.C.
...-12 a.C.
... 01 a.C.
...+11 d.C.
...+22 d.C.

Esiste una notazione astronomica dell'era cristiana, introdotta nel 1740 dall'astronomo Jacques Cassini (1677-1756) figlio del più noto Gian Domenico, che introduce l'anno zero e i numeri negativi per gli anni prima di Cristo.

L'anno 1  a.C. diviene l'anno 0, il 2  a.C. diviene l'anno -1, il 3 a.C. diviene il -2 e così via. In pratica per gli anni dopo Cristo non vi sono differenze, per quelli avanti Cristo la notazione astronomica usa un numero negativo che è, in valore assoluto, minore di uno rispetto a quello usato dagli storici.

Questa convenzione è stata recentemente adottata dalla norma ISO-8601 e in teoria dovrebbe diventare la norma universale nell'indicazione delle date, ma naturalmente .

Per evitare confusioni è convenzione che gli anni contati astronomicamente siano indicati in modo algebrico e cioè con il meno davanti al numero e senza suffissi e gli anni contati in modo tradizionale siano scritti senza il meno ma con il suffisso  a.C. (BC per gli anglofoni). È pertanto scorretto e ambiguo scrivere (come purtroppo capita a volte di leggere) cose come -44  a.C..

Perchè è stata introdotta questa notazione?

La cronologia dell'era cristiana non prevede un anno zero e passa direttamente dall'anno 1  a.C. all'anno 1  d.C.. Questa notazione pone problemi seri per i calcoli; se si deve calcolare il numero di anni passati tra due date si devono seguire regole diverse a seconda che gli anni siano entrambi prima o dopo di Cristo, o se siano invece uno prima e uno dopo Cristo.

Per calcolare quanti anni sono passati tra il 1/Gen/1 a.C. e il 1/Gen/1 d.C., la regola algebrica darebbe 2, mentre è evidente che di anno ne è passato uno solo. Lo stesso per qualsiasi coppia di anni discordi.

Un esempio storico può illustrare i vantaggi della notazione astronomica:

Ottavio Cesare ottenne dal senato il titolo di Augusto il 16 Gen 27 a.C. e morì il 19 Ago 14 d.C.. Quanti anni è durato il governo di Augusto?

41 anni e 7 mesi? Errore! in realtà gli anni sono 40 e 7 mesi!

Usando la cronologia astronomica questi paradossi sono evitati alla radice visto che l'inizio viene datato come 16 Gen -26. E 14 -(-26) = 40 come deve essere.


Anche nella realizzazione di un calendario perpetuo è conveniente l'uso della cronologia degli astronomi. E così è anche per il caledario perpetuo per giorni e per mesi pubblicato in questo sito.

Un ultimo punto a favore di questa cronologia: se fosse adottata universalmente non ci sarebbe più motivo di ambiguità e discussioni sull'inizio di secoli e millenni.


Bibliografia: