Tito Livio scrive, nel brano seguente, che il giorno prima della battaglia di Pidna, nella quale l'esercito romano guidato dal console L.Emilio Paolo sconfisse quello m a.C.edone del Re Perseo, il tribuno C.Sulpicio Gallo impressionò i soldati prevedendo l'eclisse di Luna che si sarebbe verificata quella sera. L'episodio è ricordato anche da Plinio il vecchio.
Livio data l'eclissi al giorno prima delle None di Settembre (4 Settembre) del -167 (168 a.C.); oggi possiamo calcolare la data secondo il calendario giuliano retrodatato (p.es. il calendario perpetuo on-line) al 21 Giugno.
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37. Castris permunitis C. Sulpicius Gallus, tribunus militum secundae legionis, qui praetor superiore anno fuerat, consulis permissu ad contionem militibus uocatis pronuntiauit, nocte proxima, ne quis id pro portento acciperet, ab hora secunda usque ad quartam horam noctis lunam defecturam esse. Id quia naturali ordine statis temporibus fiat, et sciri ante et praedici posse. Itaque quem ad modum, quia certi solis lunaeque et ortus et occasus sint, nunc pleno orbe, nunc senescentem exiguo cornu fulgere lunam non mirarentur, ita ne obscurari quidem, cum condatur umbra terrae, trahere in prodigium debere. Nocte, quam pridie nonas Septembres insecuta est dies, edita hora luna cum defecisset, Romanis militibus Galli sapientia prope diuina uideri; [...] |
Dopo aver fortificato gli accampamenti C. Sulpicio Gallo, tribuno militare della seconda legione, che era stato pretore l'anno precedente, dopo aver radunato i soldati con permesso del console, annunciò che la prossima notte, perchè la cosa non fosse presa per un fatto soprannaturale, la Luna si sarebbe eclissata dalla seconda alla quarta ora, cosa che si può predire e conoscere in anticipo in base all'ordine naturale dei tempi passati. E come non ci si stupisce, essendo certi sia il sorgere sia il tramontare del Sole e della Luna, del fatto che la Luna ora splenda a disco pieno, ora con esigua falcetta, così non si deve considerare un prodigio il fatto che venga oscurata dall'ombra della Terra. E nella notte che precede le None di Settembre, quando all'ora annunciata la Luna si oscurò, la sapienza di Gallo apparve ai soldati romani quasi divina. [...] |