Il transito di Venere osservato con uno strumento ottocentesco
Utilizzando il meccanismo di sdoppiamento d'immagine e la vite di regolazione si sono portate
a collimazione le due immagini speculari di Venere, mentre restavano sfalsate le due immagini del Sole;
si è quindi cronometrato il tempo necessario perchè le due immagini del Sole si
sovrapponessero.
L'operazione si è svolta intorno alle ore 13, quando Venere era ormai prossima al bordo del disco solare,
ed è stata ripetuta due volte;
si sono ottenuti tempi di 39sec e 34sec, alquanto diversi quindi.
Sulla base delle considerazioni fatte in occasione della
seconda prova dello strumento,
si ricava un angolo di circa 8-9' di Venere rispetto al meridiano centrale del Sole.
Da questa prima prova sembra difficile ottenere una grande precisione nella misurazione dell'angolo;
e pressochè impossibile scendere sotto il minuto d'arco.
Questa prova sembra comunque confermare l'ipotesi che questo fosse lo scopo del meccanismo di sdoppiamento
dell'immagine: misurare l'angolo tra una macchia solare (in questo caso Venere) e il meridiano centrale
del disco solare.
Prova effettuata da Paolo Bonavoglia e Pierandrea Malfi.
- Collegamenti
-