L'oziosa questione se il secolo e il millennio abbiano inizio il 1-1-2000 o 1-1-2001 ha fatto scorrere molto inchiostro, ma qual è la sua effettiva importanza?

Dal punto di vista della cronologia la risposta è ovvia: "assolutamente nessuna"; secoli e millenni non sono unità di base della cronologia; per indicare in modo univoco una data sono infatti sufficienti giorno, mese e anno. P.es. nel manuale di Cronologia e Cronografia del Cappelli, il più completo del genere che sia reperibile in Italia, secoli e millenni non sono nemmeno nominati!

Nei calcoli cronologici si usa spesso il secolo giuliano, definito come uguale a 36525 giorni, ma è solo un'unità di comodo.

I fenomeni ciclici non hanno in verità né inizio né fine se non per convenzioni che possono essere diverse:

Del resto espressioni come XX secolo o Novecento hanno un valore meramente indicativo; e uno storico che volesse scrivere una Storia del XX secolo non si preoccuperà certo di farla iniziare esattamente il 1-1-1900 (o 1901). Prendiamo per esempio i termini Ottocento e ottocentesco: dal punto di vista storico si applicano molto meglio al periodo che va dal 1815 (Congresso di Vienna e fine del periodo napoleonico) al 1914 (inizio della grande guerra), che non al periodo 1800-1899 o 1801-1900!

In definitiva il secolo è un'unità di misura che interessa soprattutto gli storici e, data la natura stessa della storia che ragiona su tempi lunghi, inevitabilmente piuttosto imprecisa. Un margine di precisione di un solo anno è il più delle volte superfluo.

E i millenni? Direi che hanno ancor minore importanza: non ricordo di aver mai visto libri di storia intitolati "Storia del primo [o del secondo] millennio"; troveremo forse molte storie del Medio Evo un periodo storico che è durato circa un millennio dal 476 a 1492, ma che non si è affatto preoccupato di rispettare scadenze arbitrarie come quelle dell'anno Mille ...

In definitiva chi può seriamente credere che l'inizio del terzo millennio possa avere un qualche significato reale?