Nel 325 al concilio di Nicea fu rilevato che l'equinozio di primavera invece di cadere il 25 marzo, come era al tempo di Cesare, era anticipato al 21 marzo per l'imprecisione intrinseca nel calendario giuliano che è basato su una durata media dell'anno di 365 giorni e 6 ore, dodici minuti più del vero. La Chiesa allora si limitò a registrare tale slittamento senza effettuare alcuna correzione al calendario. Ma già nel 700 il venerabile Beda proponeva di riformare il calendario per correggere questo errore, che stava provocando un continuo anticipo dell'equinozio, e nei secoli successivi vi furono analoghe proposte di riforma.
Non se ne fece comunque nulla fino al 1582 quando l'equinozio di primavera era ormai slittato all'11 marzo; dopo molti studi la commissione presieduta dal cardinale Guglielmo Sirleto approvò il progetto del calabrese Luigi Giglio che consisteva nel saltare 10 giorni in modo da riportare l'equinozio al 21 marzo; l'operazione ebbe luogo il 4 ottobre del 1582; il giorno dopo fu il 15 ottobre!
Per evitare che il problema si ripresentasse in futuro, venne introdotto, sempre su progetto del Giglio, un nuovo calendario leggermente modificato che ebbe il nome di Gregoriano in onore del papa allora regnante Gregorio XIII.
Vi è dunque ancora una piccola imprecisione in questo calendario, ma perchè la cosa dia luogo alla perdita di un altro giorno ci vorranno più di 3000 anni!
L'adozione del calendario gregoriano nel mondo fu tutt'altro che immediata; solo negli stati italiani e in Portogallo venne adottato il 4 Ott 1582; la Spagna lo fece il 15 Ott 1582, la Francia il 10 Dic 1583, la Baviera il 6 Ott 1583, l'Austria il 7 Gen 1584 ... La Francia adottò poi il calendario della Rivoluzione tra il 26 Nov 1793 e il 31 Dic 1805; dal 1 Gen 1806 tornò in vigore il gregoriano.
Gli stati protestanti furono molto più lenti nell'accettare un calendario che veniva da Roma; la Prussia il 22 Ago 1610, l'Inghilterra il 3 Sett 1752 ...
Gli stati greco-ortodossi (Grecia, Russia, Serbia) poi mantennero il calendario giuliano fino alla prima guerra mondiale e la chiesa greco-ortodossa usa ancora oggi il calendario giuliano come calendario liturgico.